NEGRAMARO E ROSATO DEL SALENTO
Negramaro e Rosato Salento IGT.
IL TERRITORIO
Il territorio di produzione del vino IGT “Salento” è caratterizzato da due tipi di paesaggio tra cui il Salento e l’Arco Jonico. Il prodotto vinicolo ottenuto con le coltivazioni a “pianta bassa” e ad alta intensità di ceppi nel terreno, risulta, difatti, molto interessante dal punto di vista organolettico.
D’altra parte, i ceppi sono stati impiantati nei terreni migliori. Questi sono caratterizzati da un’esposizione particolare tale da ridurre il pericolo più grande per le coltivazioni: la grandine del periodo estivo.
IL VITIGNO
I vini a denominazione IGT Salento, a dire il vero, sono ottenuti da coltivazioni di vitigni di Negramaro caratterizzati da una lunga storia della penisola Salentina che risale al periodo Greco del XVIII° secolo a.c.
Si tratta di un prodotto d’eccellenza, storicamente usato per dare colore, mediante taglio, ai vini rinomati della Francia tra cui il Cabernet Sauvignon e il Merlot e del nord Italia.
Il nome del vitigno Negramaro deriva, infatti, proprio dal colore del prodotto con un retrogusto amarognolo. Il terreno favorevole per questa coltura di vitigno è caratterizzato da una buona presenza di argilla e di terriccio calcareo.
Il colore scuro del Negramaro nasconde sentori di frutti di bosco e fiori scuri di campo. Per questo motivo va servito a 18°-19° con calice grande. L’abbinamento ideale è con una bruschetta salentina e con i carciofi sottolio e la famosa robiola.
E’ tra i prodotti tipici regionali più importanti della Puglia. In passato utilizzato per tagliare i vini più famosi.
Lo staff di Notizie Online.