LO ZUCCHERO: UN PRODOTTO NATURALE
Lo zucchero di canna, storicamente, raggiunse l’Europa nel 1810. Da anni si parlava di un tubero dal quale un agronomo francese era riuscito ad estrarre uno sciroppo che dava origine ad una polvere cristallizzata dolce.
Prese piede la coltivazione della barbabietola indispensabile per la produzione di quello che oggi prende il nome attuale, un alimento dolce e prezioso.
A Bologna, quindi, esistono diverse cooperative che raggruppano tantissimi coltivatori della barbabietola. E’ un alimento che spesso si da per scontato.
NON E’ UN PRODOTTO INDUSTRIALE
In primo luogo, incominciamo con l’affermare che lo zucchero è un “prodotto agricolo“. Il prodotto ottenuto dalla barbabietola non è un prodotto industriale.
E’ un prodotto che, perciò, nasce dalla sintesi della barbabietola. Nasce dal tubero della barbabietola detta “da zucchero”. Successivamente, viene separato dagli amminoacidi “non zuccheri” dando origine ad un prodotto naturale.
E’ fondamentale, quindi, il rapporto costante tra gli agricoltori e gli agronomi responsabili delle cooperative.
RACCOLTA DELLE BARBABIETOLE DA ZUCCHERO
La barbabietola è una coltura “autoctona” coltivata da più di cento anni in Italia.
Seguirà a rotazione la coltivazione del grano, del mais, della soia e delle patate che daranno al terreno il giusto apporto di altri elementi per la realizzazione di un terreno “di mezzano impasto”.
Per avere avere una barbabietola perfetta, infatti, è necessaria la scelta parietale e le modalità di coltivazione e raccolta.
La barbabietola dovrà essere selezionata con molta cura. La scelta del seme dipenderà dal terreno che dovrà essere nutrizionalmente variegato.
L’acidità del terreno è fondamentale per la realizzazione di uno zucchero di qualità. La varietà relativa al peso, al titolo e allo zucchero, dipenderà dal terreno. La funzione dello stesso sarà quella di ospitare il seme della barbabietola da zucchero.
Se il terreno è argilloso si utilizzerà una varietà “a peso”. Se il terreno è sabbioso si farà la scelta della varietà “a titolo”.
In conclusione, il seme dovrà essere messo a dimora ad una profondità di 3-4 centimetri. La distanza tra i semi dovrà essere, soprattutto, di 15 centimetri l’uno dall’altro.
L’accumulo di saccarosio è massima nella parte centrale alta della barbabietola.
In breve, questa è composta da sezioni concentriche ricche di saccarosio ottenute dalla sintesi dell’energia luminosa.
Lo staff di Notizie Online.